NanoSiliCal Devices è una start-up innovativa e spin-off dell’Università della Calabria che si è costituita nel 2014, dopo un lungo lavoro di ricerca iniziato nel 2004, per lo sviluppo di prodotti nanostrutturati in grado di rendere intelligenti le terapie antitumorali proprio basandosi sul background di conoscenze (Patent Applications e pubblicazioni su riviste internazionali ad elevato impact factor) acquisito nel decennio precedente. Il team di ricerca è costituito dal Dr. Luigi Pasqua, dalla Prof. Antonella Leggio e dalla D.ssa Catia Morelli.
L’idea nasce dalla progressiva conoscenza delle potenzialità di nanostrutturazione della materia offerte dalle architetture di silice mesoporosa. Esse possono essere, infatti, ingegnerizzate con molteplici strutture molecolari acquisendo così la capacità di rispondere a stimoli con delle azioni o di indurre esse stesse delle risposte sulle strutture circostanti. Tutto ciò è consentito mediante l’impiego di sistemi di dimensioni nanometriche.
Queste potenzialità, congiuntamente alla consapevolezza che un’attenta osservazione dei sistemi naturali possa avere l’intrinseco potenziale di suggerire approcci innovativi alla soluzione di svariate tipologie di problemi, rendono le silici mesoporose uno strumento ad elevatissimo valore aggiunto, il cui limite arriva a risiedere esclusivamente nella fantasia di chi progetta il materiale.
L’Idea di Impresa
L’idea di Impresa nasce dall’applicazione di tale principio in campo oncologico ed implica l’ideazione e lo sviluppo di nuovi veicoli utilizzabili nella terapia mirata, finalizzati a minimizzare l’esposizione dei tessuti sani ai farmaci antineoplastici, rilasciando il chemioterapico direttamente all’interno delle cellule tumorali.
Il mercato di riferimento
Molte aziende farmaceutiche stanno investendo sullo sviluppo di tecnologie per il targeting. La proiezione del mercato al 2020 mostra una crescita fino a 136 miliardi di dollari per la somministrazione di farmaci attraverso l’approccio nanotecnologico. Le micro-nanoparticelle di silice mesoporosa sembrano essere candidati ideali allo sviluppo di sistemi per il direzionamento di farmaci, in quanto, oltre ad essere attualmente assenti sul mercato, sono anche di facile sintesi, versatili, biocompatibili e sospendibili nei fluidi biologici. Inoltre, considerando che i farmaci che possono essere formulati con questi nuovi sistemi sono già noti e spesso anche già approvati per il commercio e visto che le nuove formulazioni hanno lo scopo di migliorare le caratteristiche dei farmaci originali (delivery, safety), lo sviluppo di questi prodotti (i cosiddetti “biobetters”) risulta caratterizzato da un rischio di insuccesso inferiore rispetto alle cosiddette “new chemical entities”.
Ammontare richiesto per il buon esito della raccolta: € 120.000,00