ELITE Srl

ÉLITE srl è stata costituita a settembre 2022 su iniziativa di DEL ZOTTI Ruggero e NISOLI Roberto Attilio  (con la loro società R2 s.a.s. detengono i ⅔ del capitale sociale attuale), assieme a DONEDA Emanuel (con il restante ⅓). Si tratta, dunque, di una società che ha da poco iniziato la sua attività. Dopo una lunga fase di concept e set up di un prodotto che intendeva guadagnare quote di mercato per la sua qualità e identità distintiva, è stato lanciato MILANO ÉLITE DRY GIN ® e le prime vendite sono avvenute già a fine 2023. Nei successivi 18 mesi è stato avviato il posizionamento del brand nel segmento previsto. La qualità superlativa del prodotto è stata sin da subito certificata grazie a riconoscimenti formali (Best Italian Gin) e ai feedback dei clienti. Sono stati, inoltre, attivati i canali commerciali necessari a coprire e servire consumer, esercenti e partners in tutto il territorio italiano ed effettuata una prima vendita all’estero. Gli investimenti effettuati in media, marketing ed eventi hanno permesso alla società di crescere, nonostante fattori esogeni non particolarmente favorevoli.

Il triennio 2025-2027 si apre avendo un brand distintivo e un marchio solido. Ciò costituisce un’importante premessa per l’ulteriore crescita e diffusione sul mercato italiano ed estero. Gli obiettivi dichiarati sono infatti i seguenti:

• completare il posizionamento del brand Milano Élite Dry Gin sul territorio Italiano;
• completare la gamma di prodotti (Analcolico Milano Élite e Navy Strenght);
• consolidare ed efficientare il modello operativo;
• attivare diversi mercati esteri.

Il Gin è un distillato di alcol di cereali neutro, diluito e distillato nuovamente con le botaniche preferite, tra cui necessariamente occorre usare il ginepro.
Milano Élite è un London Dry autentico, dunque le botaniche sono inserite in alambicco tutte all’inizio: quelle più coriacee in caldaia, quelle più delicate in corrente di vapore. Da quando la distillazione inizia non si può intervenire durante il processo e il risultato finale sarà il risultato dell’abilità del distillatore e di chi ha composto la ricetta.
Il prodotto di ÉLITE srl si distingue per la qualità eccellente delle materie prime, per la ricerca di armonia ed eleganza con poche botaniche di diverso profilo e per il fatto di non utilizzare alcun additivo che, spesso, viene invece utilizzato dall’industria per “ottimizzare” la resa del prodotto e il suo equilibrio.
Si è voluto creare un gin che fosse al naso come un buon profumo e capace di sorprendere anche in purezza.

Il mercato globale del gin viene tipicamente analizzato per tipo, canale di distribuzione e area geografica. Per tipologia, si distingue in London Dry Gin, Old Tom Gin, Plymouth Gin e altri. Per canale di distribuzione, in on-trade e off-trade.
Il mercato globale del gin è su una traiettoria ascendente che raggiungerà 1.18 miliardi di litri entro il 2030, con una crescita stmata del 5.38% (CAGR) dal 2025 al 2030, trainata dall’aumento della domanda di gin premium e artigianali (fonte: Mordor Intelligence). L’Europa è leader di mercato (con il Regno unito capolista per consumi interni ed export), mentre l’Asia-Pacifico è la regione in più rapida crescita. La varietà London dry gin guida il segmento per via delle sue profonde radici nella cultura British, la vasta applicazione come base per i cocktail classici (su tutti Martini, Negroni e Gin Tonic) ma anche per quelli innovativi, sostenuti dalla tendenza a cenare fuori e a frequentare locali notturni tra i giovani.
Nel 2024 il consumo di spirits in Italia è stato pari a 127 milioni di litri con una variazione tra 2019 e 2024 del -8,5%. Dall’analisi dei volumi venduti, emerge come i liquori siano in cima alla classifica con circa 50,5 milioni di litri venduti, con il canale del “fuori casa” che rappresenta circa il 56% del consumato.
Il gin è l’unico prodotto della categoria ad aver fatto registrare negli anni in Italia variazioni positive anche a doppia cifra: si attesta intorno a 7 milioni di litri e +25% in volume negli ultimi 5 anni (fonte: Nomisma, studio per Assodistil 2025). Il crescente interesse degli italiani per la mixology è uno dei principali driver di crescita come pure la crescente popolarità delle bevande alcoliche premium, soprattutto tra i giovani e le donne, e l’espansione dei settori dell’e-commerce e della vendita al dettaglio.

ÉLITE srl ha fatturato circa 100K€ nel 2024, primo anno di operatività dopo l’esordio sul mercato, con un risultato netto in sostanziale pareggio. Per il 2025 si prospetta una crescita dei ricavi del 50% che si fa più robusta nel 2026 e 2027 per effetto dei previsti investimenti in attività di marketing da realizzare con le risorse ottenute con la presente Offerta. Parallelamente, le economie di scala realizzabili sulla distinta base all’aumento dei volumi prodotti, offrono la prospettiva di un’elevata marginalità con un MOL del 27% sul valore della produzione nel 2027.
È dunque realistico immaginare che nell’arco di un triennio, se le attese troveranno conferma nei risultati, si presenti la necessità di decidere come affrontare un’ulteriore fase di scale-up: se con risorse interne o per linee esterne (alleanze, M&A).

I fondi raccolti con la presente Offerta, dati gli importanti riconoscimenti italiani e internazionali ottenuti al lancio del primo prodotto e l’ottimo accoglimento sul mercato, sono finalizzati a intensificare la penetrazione commerciale e rafforzare la rete distributiva attuando un programma organico di investimenti in attività di marketing omnicanale e figure commerciali dedicate, anche in previsione dell’ampliamento della gamma di prodotti commercializzabili.
Più specificamente, le somme saranno destinate per il 50% ca. in advertising ed eventi, 35% in forza vendita e 15% al lancio di nuovi prodotti con possibili variazioni nelle proporzioni secondo l’ammontare effettivamente disponibile al closing della campagna e del successo delle prime azioni che saranno intraprese, ma sempre con l’obiettivo di coinvolgere la più ampia base di consumatori (canale diretto) e raggiungere una presenza capillare in ambito Horeca sul territorio (per mezzo di accordi di distribuzione).
Il business plan presente nella documentazione disponibile per gli investitori illustra con maggior dettaglio le iniziative programmate.

La quota di partecipazione offerta agli investitori in cambio dell’apporto delle risorse finanziarie richieste (€ 220mila) è pari al 16,67%, corrispondente ad un valore della società (pre-money) di € 1.100.000.
Ai nuovi soci saranno attribuite quote ordinarie, ovvero quote con diritti patrimoniali ed amministrativi identici a quelli spettanti ai fondatori in caso di investimento pari o superiore a € 10mila. Nel caso di investimenti inferiori, saranno invece attribuite quote di categoria “B”, ovvero quote liberamente trasferibili ma sprovviste del diritto di voto e di intervento in assemblea nonché dei diritti di informazione e consultazione se venisse nominato un organo di controllo.
A tutti è permesso diventare soci con un investimento a partire da € 1.000.
È previsto un obiettivo minimo di € 150mila per l’efficacia dell’operazione dato che la destinazione prevista per le somme raccolte (principalmente iniziative di marketing) e le tempistiche di spesa (18m) garantiscono una certa elasticità e la possibilità di coprire il restante fabbisogno finanziario con un mix di altre fonti.
L’equity offerto agli investitori, in questo caso, sarà del 12% ferma restando l’eventualità che al closing l’offerta si collochi su un importo intermedio di raccolta (tra min150 e max 220mila euro).
Il compositore presente nella home del box-offerta consente di simulare la quota ottenibile a fronte di quanto si vorrebbe investire.

Al termine del periodo di piano, si configura un’interessante opportunità di exit per gli investitori, basata sulla valorizzazione del capitale attraverso cessioni strategiche o operazioni di mercato che possono realizzare un significativo ritorno sull’investimento anche se, essendovene le condizioni, la società potrebbe valutare più conveniente insistere ancora per qualche anno su una crescita per linee interne rinviando l’ipotesi di una exit per puntare a una maggiore creazione di valore.
Il settore, infatti, registra un notevole interesse da parte di un numero sempre maggiore di grandi aziende che cercano di diversificare i propri portafogli e di sfruttare il trend degli alcolici artigianali. Colossi come Bacardi, Campari, Diageo, Pernod Ricard, William Grant, Anheuser-Busch e Constellation spesso acquisiscono distillerie artigianali più piccole o stringono partnership strategiche per espandere la loro portata di mercato e il loro portafoglio prodotti. Di conseguenza, si osserva una certa vivacità delle attività di M&A. Per di più, il comparto evidenzia multipli EV/EBITDA generalmente più elevati rispetto alle PMI tradizionali. Ciò è attribuito alla nicchia di mercato specifica, alla fedeltà al marchio e ai margini di profitto spesso più elevati.
Alcune evidenze empiriche mostrano multipli EV/EBITDA compresi tra 9,3x e 16,9x (fonte: eFinancialModels) giustificati dal fatto che i marchi di successo possiedono un considerevole valore immateriale grazie alla loro reputazione consolidata e alla fedeltà dei clienti. Un valore difficile da replicare, che rende queste aziende più preziose. Inoltre, le distillerie spesso promuovono una base di fan affezionati, migliorando i flussi di cassa costanti e a lungo termine dei clienti abituali. Infine, i grandi player beneficiano significativamente di reti di distribuzione consolidate che consentono loro di commercializzare e vendere in modo efficiente i marchi acquisiti, migliorando così la redditività e giustificando multipli più elevati.