BEONBUY s.r.l. è una start-up innovativa basata a Catania che ha ideato un marketplace per supportare i piccoli e grandi negozi, offrendo loro una finestra digitale sostenibile che possa incrementare la visibilità on-line portando così maggiori visite al punto vendita fisico.
La piattaforma, già accessibile su Web e da App mobile, consente gratuitamente all’utente di trovare il prodotto che sta cercando nei negozi a lui più vicini (utilizzando come unico metro la sua distanza rispetto al punto vendita) e scegliere se prenotare e/o recarsi subito nel negozio da lui scelto per decidere se acquistarlo. Il negoziante così non perde il suo valore di consulenza al cliente ma semplicemente la esercita attraverso il canale digitale.
Beonbuy integra, a beneficio di negozianti e potenziali clienti, i vantaggi dell’e-commerce con quelli della vendita tradizionale rispondendo alla necessità di avere il prodotto subito tra le nostre mani, vederlo, toccarlo e preferibilmente ricevere assistenza immediata: cerchi, trovi, compri!
La società nasce da un’idea di Massimo Magrì, commerciante con un background in informatica, che osservando la trasformazione delle abitudini d’acquisto dei consumatori e delle modalità di vendita del retail tradizionale ha visto l’opportunità di sostenere le attività commerciali al dettaglio, nel loro sviluppo e nel ruolo sociale che svolgono e continuano a svolgere (spesso sono l’unico centro di aggregazione e servizio di intere comunità locali, specialmente in paesi come l’Italia) e, al contempo, offrire ai consumatori una migliore esperienza di acquisto rappresentata dalla possibilità di entrare immediatamente in contatto con il prodotto desiderato e decidere se acquistarlo, evitando così spiacevoli sorprese, inutili attese di pacchi e fastidiosi resi, tanto frequenti nell’e-commerce.
Beonbuy è da poco attivo a livello locale sul territorio della città di Catania dove sono state sperimentate le principali features per gli utenti, come il Proximity Commerce, il Click & Collect e i feedback della Community, ma sono già in cantiere altre importanti funzionalità come il Proximity Delivery, gli Smart Payments e il “Beonbuy Button” pensato per le aziende produttrici.
Ai negozianti, con una strategia “Freemium” (pacchetti base gratuiti o abbonamenti per servizi avanzati a pagamento), viene data la possibilità di creare un proprio Store virtuale e caricare i loro prodotti usando l’App Beonbuy (scansionando il barcode dalla fotocamera del proprio smartphone o tablet) oppure con procedura automatica tramite importazione e sincronizzazione con i maggiori gestionali a livello nazionale.
Il capitale raccolto con la presente campagna sarà destinato prioritariamente al potenziamento dell’organico, sia sotto il profilo tecnico, per consolidare e migliorare la piattaforma, che dal lato commerciale, per espanderne l’adozione da parte dei rivenditori. Un capitolo importante è occupato dalle attività di marketing per l’ampliamento della base utenti e il loro coinvolgimento nell’effettivo utilizzo di Beonbuy. In breve, partendo dalle prime metriche registrate con soddisfazione a livello locale, sarà perseguito l’obiettivo di stressare la piattaforma su un territorio più grande per avvalorare il modello di business e preparare le basi di un successivo round di finanziamento di maggiori dimensioni che possa accompagnare lo sviluppo di Beonbuy fino a operare su scala nazionale.
È quindi ragionevole ipotizzare che una volta raggiunta una certa base utenti e affermatasi come leader dei marketplace ibridi, Beonbuy possa restituire importanti soddisfazioni in termini di remunerazione del capitale investito a chi tra i primi ha creduto nel progetto, e che possa anche incontrare l’interesse per una eventuale acquisizione da parte di un player di grandi dimensioni.
Ai nuovi soci saranno attribuite quote ordinarie, ovvero quote con diritti patrimoniali ed amministrativi identici a quelli spettanti ai fondatori, in caso di investimento pari o superiore a € 10mila mentre saranno attribuite quote di categoria “B” nel caso di investimenti inferiori (ovvero quote liberamente trasferibili ma sprovviste del diritto di voto e di intervento in assemblea nonché dei diritti di informazione e consultazione se venisse nominato un organo di controllo).
Infine, trattandosi di una startup innovativa, gli investitori potranno godere di robusti incentivi fiscali. La legge, infatti, a determinate condizioni, attribuisce ai soggetti privati ed alle società che investono in questo tipo di società, un’agevolazione pari al 30% dell’importo investito, sotto forma di detrazione IRPEF o di deduzione IRES. Il DL n. 34/2020 ha potenziato al 50% della somma investita fino al tetto massimo di 100mila euro per ciascun anno d’imposta la possibilità di detrazione per le persone fisiche (agevolazione maggiorata, concessa in regime de minimis, che obbliga l’investitore che voglia usufruirne a munirsi, se non l’ha già, di una PEC da comunicare alla società per la presentazione dell’apposita istanza).